L’impegno del Pd forlivese sui rifiuti
|Il Pd forlivese, interpellato dal Forum No inceneritori Forlì-Romagna sulla propria posizione riguardo alla partita dei rifiuti, ricorda, per bocca del segretario territoriale Valentina Ancarani, “in primis che il lavoro per arrivare alla società post-incenerimento viene portato avanti, da anni, fianco a fianco con le amministrazioni comunali e gli eletti del territorio. Tra gli esempi concreti che vanno in questa direzione, il territorio forlivese è stato uno dei primi in Regione, con il Comune di Forlimpopoli, ad introdurre la raccolta differenziata porta a porta, estendendola ad altri Comuni, compreso quello capoluogo. Dalla passata amministrazione e con quella attuale, stiamo lavorando per la concretizzazione di una società in house per la gestione della raccolta dei rifiuti. Siamo impegnati ad ogni livello, dal nazionale al regionale e al locale, con il nostro parlamentare Marco Di Maio e i nostri consiglieri regionali Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli, ad affrontare il problema ed i possibili effetti dell’applicazione dell’articolo 35 dello ‘Sblocca Italia’ (per il quale era stato presentato un emendamento soppressivo, che assieme ad altri ha comunque concorso a profonde modifiche di quell’articolo rispetto alla versione iniziale)”.
Solamente in ordine di tempo, l’ultimo impegno del Pd forlivese sul tema, è stato sancito con l’approvazione di un documento, a maggio, da parte della Direzione territoriale.
“Premesso che le politiche ambientali per gli aspetti legati alla sostenibilità, allo sviluppo economico, alla tutela del territorio e delle risorse naturali sono una priorità, il Pd forlivese si impegna con i propri eletti ed amministratori ad azionare ogni strumento efficace per accelerare il percorso verso una società post-incenerimento, al fine di migliorare la qualità dell’aria e promuovere una economia sostenibile attraverso politiche di gestione razionale delle
risorse e di riciclo, riduzione e riuso dei rifiuti”, si legge nel documento.
Le priorità individuate sono: “Ridurre la portata massima autorizzata presso l’inceneritore di rifiuti solidi urbani di via Grigioni a 80.000 tonnellate, in accordo alle previsioni definite dal Piano Provinciale Gestione Rifiuti e, a tal fine, impegnare tutti a perseguire ogni strada possibile affinché non si permetta nessun aumento dei quantitativi potenzialmente previste dall’art. 35 della Sblocca Italia. Favorire la realizzazione della gestione in-house dei rifiuti per il comprensorio forlivese, compatibilmente con i vincoli comunitari, e, in particolare, favorire l’affidamento della concessione a una società partecipata, eventualmente anche in via indiretta, dai Comuni. Sostenere l’approvazione di strumenti legislativi di fiscalità ambientale, al fine di applicare il principio comunitario “chi più inquina, più paga”, erogando incentivi
economici ai Comuni che raggiungono adeguati risultati in termini di riduzione rifiuti e raccolta differenziata di qualità e penalizzando i conferimenti in discarica e l’incenerimento di rifiuti”.