Ravaioli: Approvato in Commissione il Progetto di Legge “Memoria del Novecento”
|La Commissione Cultura dell’Assemblea Legislativa Regionale ha approvato il Progetto di Legge “Memoria del Novecento. Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna”.
La consigliera PD Valentina Ravaioli, relatrice di maggioranza, ha illustrato gli obiettivi di questa legge che cerca di snellire e semplificare il quadro legislativo relativo alle tematiche della divulgazione della Memoria, tema su cui da sempre la Regione Emilia-Romagna ha mostrato grande sensibilità e attenzione.
Il Progetto di Legge si propone di mettere in atto una significativa operazione di ampio respiro storico e culturale che abbracci a 360 gradi i fatti cruciali e determinanti avvenuti nel territorio regionale, in connessione con le grandi transizioni storiche che hanno toccato il livello nazionale ed internazionale: dai conflitti mondiali alle grandi trasformazioni economico-sociali, dall’ avvento del fascismo alla resistenza e all’approvazione della Costituzione, dai totalitarismi ai genocidi, dalla stragi del terrorismo ai processi di globalizzazione ancora in atto.
Un percorso organico che riconosce il ruolo essenziale svolto dagli Istituti Storici, dall’ANPI e dalle associazioni combattentistiche impegnate nella diffusione degli ideali democratici e da tutte le istituzioni che, a vario titolo, gestiscono e valorizzano i luoghi della Memoria, e che prevede una serie articolata di interventi, tra i quali il sostegno alla ricerca, le attività didattico-formative in collaborazione con scuole e Università ed i Viaggi della Memoria, come esperienze ritenute centrali nella formazione delle giovani generazioni.
“Si tratta di una legge importante” -ha affermato la consigliera- “che in maniera matura, senza preclusioni ideologiche, affronta il Novecento in tutta la sua complessità, fatta di grandi progressi e conquiste, ma anche di traumi profondi e di crimini contro l’umanità.”
“Da qui occorre ripartire” conclude la consigliera “affinchè la conoscenza storica e la divulgazione della memoria, offrano ai cittadini strumenti critici per un presente sempre più difficile da interpretare e stimolino le nuove generazioni all’impegno e alla cittadinanza attiva.”