Electrolux, Di Maio incontra i vertici dell’azienda: prospettive in crescita per Forlì
|Giovedì mattina a Roma il deputato Marco Di Maio ha incontrato una delegazione del gruppo Electrolux, guidata dall’amministratore delegato Ernesto Ferrario. L’occasione è stata utile per fare il punto della situazione sull’attuazione dell’accordo di maggio 2014 (che scongiurò un ridimensionamento della presenza industriale del colosso svedese in Italia) e sulle prospettive future.
L’andamento del mercato è migliore delle attese: per la prima volta dopo 6 anni, il mercato globale dell’elettrodomestico è tornato al segno +. In particolare nell’occidente europeo, dove l’incremento è vicino al 5% mentre in Italia si registra un +3,4%. Un trend che proseguirà positivamente anche nel 2016, anche nell’est europeo dove invece quest’anno si è registrata una picchiata (dovuto soprattutto al crollo del rublo).
Questi dati hanno favorito un andamento positivo anche per gli investimenti. Tanto che rispetto ai 27,8 milioni previsti, nel 2016 se ne faranno per 45,6 milioni (di cui molti concentrati sul settore della cottura, che riguarda direttamente Forlì). Forlì è il primo stabilimento produttivo del gruppo e continuerà ad esserlo, arrivando nel 2016 a produrre oltre un milione e mezzo di pezzi. Notizie positive anche sull’assetto orario: si lavorerà 8 ore al giorno per 44 settimane nel 2016 (contro le 34 del 2015). A livello di gruppo nel 2016 sono previste oltre 50 assunzioni in settori specifici (che si sommano alle 63 fatte nel biennio 2014/2015).
“Che le cose vadano bene – commenta Marco Di Maio – è un fatto positivo per tutto il territorio. A Forlì lavorano 914 persone nello stabilimento Electrolux, senza considerare l’indotto generato. Questo andamento rende ancora più importante l’accordo raggiunto nel maggio 2014 e a cui abbiamo lavorato intensamente a partire proprio da Forlì. Continuiamo a concentrarci sulla corretta attuazione del piano industriale e sul rispetto degli impegni assunti da parte delle istituzioni, soprattutto nazionali; ma ciò che più conta è essere riusciti a dare una prospettiva al sito produttivo di Forlì e alla presenza del gruppo, che in Italia complessivamente occupa quasi 6mila persone”.