“Chi e perchè ha ucciso Aldo Moro”: interrogativi a cui a distanza di 37 anni dalla barbara uccisione del presidente della DC, ancora restano senza una risposta definitiva. Ed è anche il è il titolo di un incontro organizzato per sabato mattina 28 marzo 2015 alle ore 10.15 all’Urlo-Centro San Francesco (via Marcolini, 4 – Forlì). Un’occasione importante per approfondire quella fase che forse è stata la più buia nella storia repubblicana, su cui ancora aleggiano dubbi, imprecisioni, mancate verità. L’evento forlivese è promosso dal Gruppo PD della Camera dei Deputati e dal parlamentare forlivese Marco Di Maio. Vedrà gli interventi del sindaco Davide Drei, di Valentina Ravaioli (consigliere regionale, da tempo impegnata sui temi della legalità), e dei deputati Marco Di Maio (componente della presidenza PD alla Camera e parlamentare forlivese) e Gero Grassi, vice presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Moro.L’omicidio di Aldo Moro, per la drammaticità dell’evento e per i lunghi 55 giorni di agonia, ma anche per la divulgazione che ha avuto grazie ai media, è senza ombra di dubbio un evento straordinario ed unico nella storia della Repubblica Italiana. Su Aldo Moro e la sua vicenda umana e politica sono stati scritti oltre mille libri. Sono stati prodotti diversi film e girati una infinità di documentari e servizi giornalistici. Si sono svolti cinque lunghissimi processi. Nel corso dell’incontro saranno sintetizzati gli elementi principali raccolti fin qui, evidenziati alcuni enigmi ancora irrisolti, approfonditi passaggi di quei giorni drammatici che segnarono indelebilmente la storia italiana; il tutto lasciando da parte le opinioni personali e riportandi testi di atti giudiziari, testimonianze dei protagonisti di allora, prove documentali.
L’incontro si svolge a Forlì, città che più di altre ha conosciuto la brutalità delle ‘brigate rosse’ con l’uccisione di Roberto Ruffilli, datata 1988; un fatto di sangue che scosse tutta la città e non solo, voluto da chi si opponeva in ogni modo ad una riforma democratica e positiva dei sistemi istituzinali, a cui Ruffilli aveva dedicato tutta la propria vita di studi e l’impegno politico. In prossimità della ricorrenza della sua morte (avvenuta il 16 aprile dell’88) sarà ricordata anche la figura di Ruffilli.