Due giorni in trasferta dall’altra parte del mondo per il deputato romagnolo Marco Di Maio. Il 31enne forlivese, infatti, nei giorni scorsi è stato in visita a Taipei per una fitta serie di incontri con il mondo istituzionale, politico ed imprenditoriale di Taiwan. Una spedizione a cui il giovane deputato è stato invitato direttamente dalla presidenza della repubblica e dal ministero degli esteri dello Stato orientale, a seguito del lavoro svolto negli ultimi mesi sul disegno di legge per il superamento della doppia tassazione, che oggi limita fortemente i rapporti commerciali tra i due Paesi. Con lui altri due parlamentari e una rappresentanza del mondo imprenditoriale italiano, che ha prodotto da subito alcune significative collaborazioni tra aziende italiane e taiwanesi.
Nel corso dei venti incontri di cui Di Maio è stato protagonista assieme ad altri due colleghi deputati (Guido Galperti, capo delegazione, e Marco Donati), c’è stata l’opportunità di presentare le peculiarità del territorio romagnolo sotto il profilo principalmente economico, ma anche culturale e turistico. Di particolare rilievo l’incontro con il vice presidente della repubblica taiwanese, Wu Den-yih (a cui si riferisce la foto), che ha ricevuto Di Maio direttamente presso la residenza presidenziale e al termine del colloquio è stato omaggiato con alcune pubblicazioni e simboli del territorio romagnolo e forlivese. Molto significativo anche il pranzo con il vice ministero degli Esteri, Vanessa Yea-Ping Shih, una delle figure politiche più popolari nella repubblica dell’estremo oriente (distante oltre 9mila km e 14 ore di aereo da Roma), che conta oltre 23 milioni di abitanti, un Pil che cresce di oltre 3 punti percentuali annui, una disoccupazione inferiore al 4% e un enorme interesse per l’Italia.
“Nonostante la brevità della visita – commenta Marco Di Maio – è stato un onore e una grande soddisfazione che Taiwan abbia voluto invitarci personalmente per questo incontro bilaterale. Ho potuto incontrare, oltre alle istituzioni, moltissimi gruppi imprenditoriali taiwanesi e toccare con mano quanto interesse ci sia per le produzioni italiane, per la nostra creatività e per il nostro potenziale. Contatti utili anche per il nostro territorio, di cui ho avuto modo di parlare diffusamente e a cui metterò a disposizione tutti i contatti e le relazioni aperte in questi giorni di incontri. Che saranno consolidate nelle prossime settimane quando riusciremo a compiere un passo storico nelle relazioni tra i due Paesi, ossia l’approvazione di una legge che elimina la doppia tassazione per le imprese che operano qui e a Taiwan. Un’operazione fallita nelle precedenti legislature e che questa volta diventerà realtà, con benefici importanti”.
Gli incontri avuti con il vice ministro dell’Economia e con il vice ministro delle Finanze di Taiwan, invece, sono serviti a Di Maio e alla delegazione italiana sono serviti a mettere a fuoco l’entità dei rapporti commerciali tra i due Paesi, superiori ai 3 miliardi di euro l’anno; nonostante la doppia tassazione e nonostante Italia e Taiwan non abbiano relazioni diplomatiche ufficiali. Tra gli incontri svolti, anche quello con la rappresentanza italiana a Taipei il cui capo è l’ambasciatore Donato Scioscioli e con la sede di Taipei dell’agenzia per il commercio estero, guidata da Chiara Petrò. Sotto il profilo economico, di grande rilevanza anche il contatto aperto con la Camera di commercio europea guidata da un italiano da 20 anni residente a Taipei, Giuseppe Izzo. Tutti canali utili, compresi quelli con molti associazioni imprenditoriali taiwanesi e con la società che si occupa dei rapporti economici con la Cina e con il mercato cinese, per sviluppare nuove opportunità di business per le aziende nostrane.
“Taiwan è un Paese che merita di uscire dal cono d’ombra delle relazioni con l’Italia – aggiunge Di Maio – almeno sotto il profilo economico perché oltre al proprio mercato interno, rappresenta una porta d’accesso privilegiata al grande mercato cinese che attraverso le buone relazioni con Taiwan può essere più facilmente accessibile per tutte le imprese, anche quelle medie e piccole, che hanno prodotti di qualità e voglia di scommettere sul proprio saper fare. Oltre a questo, ci sono importanti imprenditori di Taipei che stanno valutando consistenti investimenti in Italia e che ci auguriamo di poter sostenere per favorire nuove occasioni di sviluppo per la nostra economia. L’Asia è una parte del mondo che non può più essere ignorata nelle relazioni diplomatiche, ma soprattutto in quelle economiche”.