“Non esiste un termine perentorio entro cui la Air Romagna S.p.A deve esperire tutte le procedure previste per giungere alla riapertura dell’aeroporto; i termini fissati da Enac con il gestore (peraltro unico partecipante al bando di gara) non sono fissati dalla legge, ma dal buon senso. Non ci sono stati proclami, ma sono stati portati risultati concreti: si è ottenuto che vi fosse flessibilità nelle scadenze da rispettare, proroghe ai termini entro cui il privato doveva compiere certi atti. Il tutto nell’interesse di Forlì e degli ex dipendenti Seaf”. Il Pd forlivese risponde in una nota al Movimento 5 Stelle, sul tema dell’aeroporto.
“Facendo polemica su questo, gli autorevoli esponenti del Movimento 5 stelle (che hanno brillato per la loro lunga assenza e il disinteresse sulla materia fino a poco tempo fa) mostrano tutta la loro non conoscenza del tema: per l’aeroporto di Forlì è stato fatto un bando per la privatizzazione della gestione in cui la politica e le istituzioni non c’entrano nulla – prosegue la nota -. Il nostro lavoro è stato quello di agevolare il percorso, entro i limiti di legge, e i rapporti con Enac. Lo abbiamo fatto ottenendo dei risultati, sapendo bene fin dove si poteva arrivare e mettendoci la faccia, anche quando non è popolare farlo. Non è compito della politica e delle istituzioni formare ‘cordate’ di imprenditori e infatti non è quello che è stato fatto. Nessuno ha mai esultato per quella ‘cordata’, né tanto meno espresso rassicurazioni”.
“Air Romagna è una società interamente privata, che ha degli oneri a cui deve fare fronte da sola: la politica e le istituzioni non possono sostituirsi al privato. Inoltre le vicende dell’aeroporto di Forlì sono totalmente scollegate da quelle di Rimini. Se ne faccia una ragione il Movimento 5 Stelle e se intende fare polemiche degne della vecchia politica si concentri su altro; ma soprattutto si informi prima di scrivere e dichiarare cose non vere”, conclude il Pd forlivese.