Non esiste e non esisterà una tassa o un bollo sulle biciclette. Lo chiarisce il deputato Marco Di Maio, a proposito della notizia diffusasi in questi giorni circa l’imminente introduzione di una norma, all’interno della riforma del codice della strada, che preveda un’imposta per i veicoli a pedali. “Si tratta di una isolata proposta di emendamento – spiega il parlamentare – depositata da un senatore, che non trova l’appoggio nè del Governo nè della maggioranza parlamentare. Comprendo, anche da ciclista, il disappunto di chi ha letto la notizia, ma non si tratta di una proposta di legge, nè di un obiettivo del Governo e tantomeno di qualcosa che ha possibilità di diventare realtà. Infatti, nella pur remota ipotesi che dovesse passare al Senato, la norma verrebbe cancellata durante l’esame del disegno di legge alla Camera”.
Allora come è possibile che si sia diffusa una notizia come questa, se non è vera? “Ogni provvedimento che viene esaminato dal parlamento – spiega il deputato – può essere oggetto di proposte di modifica da parte dei deputati o senatori, attraverso gli emendamenti. Non c’è una limite di nessun tipo per i parlamentari che intendano proporre degli emendamenti; lo dimostra il fatto, ad esempio, che alla Camera per la legge di stabilità stiamo esaminando oltre 5mila emendamenti, alcuni che trattano grandi questioni altri che propongono di disciplinare questioni di maggior dettaglio.
“La proposta presentata dal senatore Filippi al Senato – spiega ancora Marco Di Maio – riguarda il disegno di legge di modifica del codice della strada ed è una sua autonoma iniziativa. Sul piano squisitamente formale è una proposta pienamente legittima; dal punto di vista del contenuto, invece, non è condivisa dal gruppo parlamentare e, personalmente, mi trova in totale disaccordo. Non ci saranno bolli o tasse nuove sulle biciclette, un’eventualità che non si è neppure mai presa in considerazione”.