E’ entrata nel vivo la campagna elettorale per le elezioni regionali del 26 gennaio 2020 nel Forlivese. Stefano Bonaccini martedì ha fatto diverse tappe tra la gente sul territorio, insieme con i candidati al consiglio regionale, Rosa Grasso, Sara Samorì e Paolo Zoffoli e con il segretario territoriale del PD forlivese, Daniele Valbonesi. Il presidente dell’Emilia-Romagna, ricandidato alla guida della Regione, è arrivato in mattinata ed ha incontrato i cittadini al mercato settimanale di Castrocaro Terme. Poi si è spostato a Meldola per l’inaugurazione del comitato “Meldola per Bonaccini”. Nel pomeriggio Bonaccini é stato invitato da Confcooperative Forlì-Cesena a visitare Cavarei, la realtà forlivese nata 2015 per volontà delle cooperative sociali Il Cammino e Tangram e del Consorzio Solidarietà Sociale Forlì-Cesena. A seguire si è recato in un’importante azienda del territorio, Bassini 1963, specializzata nella produzione di pani e panificati surgelati. Il presidente ha poi partecipato ad un incontro con i soci dell’Irst di Meldola e con i volontari Ior.
“Una giornata impegnativa nella quale abbiamo ascoltato, discusso, spiegato le nostre idee per il futuro del nostro territorio e dell’Emilia-Romagna e per i quali pensiamo che Stefano Bonaccini, e un Partito Democratico solido, siano necessari – ha affermato Valbonesi – . Continueremo a farlo nei prossimi 45 giorni senza sosta, convinti che questa sia la scelta giusta”.
La giornata forlivese di Bonaccini si è conclusa con un partecipatissimo aperitivo al Jump Cafè, in occasione della presentazione del Comitato Bonaccini Forlì-Cesena. “Mi piace molto girare per i territori, non certamente perché siamo in campagna elettorale, ma perchè se non conosci i luoghi dove vivi diventa difficile guidare una Regione. I cittadini e gli amministratori mi hanno sempre visto in questi anni, indipendentemente dal colore politico delle giunte, perché per me hanno tutti la stessa dignità – ha esordito Bonaccini – . Sabato abbiamo riempito piazza Maggiore a Bologna e questo ci dimostra che, ogni tanto, bisognerebbe avere un po’ più di coraggio. Siamo una terra straordinaria, che prende il nome da una strada, la via Emilia, che nasce proprio in Romagna. Non dimentichiamoci che Lonely Planet ha pubblicato una guida dedicata alla sola Emilia-Romagna: pochissime regioni nel mondo possono vantare questo”.
Poi Bonaccini si è concentrato sulla campagna elettorale: “Le ‘Sardine’ ci hanno insegnato che molta più gente di quella che pensiamo ha voglia di una politica cha sia civile e pacifica. Le piazze chiedono un’alternativa. Ma non dobbiamo rivolgerci solo agli elettori di centrosinistra: dobbiamo rivolgerci a tutti, anche a chi ha votato Lega. Io non mi permetterei mai di dire di esser meglio di Lucia Borgonzoni, ma posso certamente dire di essere diverso. Noi infatti vogliamo la sanità pubblica, perché una persona con minori possibilità economiche deve avere gli stessi diritti di essere curata di tutti gli altri”.