“Giovedì si è svolto il primo consiglio comunale di Forlì dopo le vergognose parole di Francesco Innocente Lasaponara, eletto nelle liste della Lega di Salvini, alla vigilia delle Festa della Liberazione. Parole e toni indegni di qualsiasi incarico istituzionale.” – commentano i segretari PD dell’Unione Territoriale Forlivese Daniele Valbonesi e dell’Unione Comunale di Forlì Maria Teresa Vaccari. – “Spiace fare polemica in un contesto così difficile per la nostra città, ma quando sono in gioco i principi fondanti della nostra democrazia non possiamo fare a meno di intervenire.”
“Invece delle opportune dimissioni, chieste anche dal Sindaco Zattini e dall’intera Giunta tramite un comunicato stampa,” – proseguono i segretari dem – “all’avvio del Consiglio è stata semplicemente data notizia del suo passaggio al gruppo misto e gli interventi del gruppo PD e qualsiasi discussione in merito sono stati impediti dalla Presidente del Consiglio Ascari Raccagni. Un fatto di enorme gravità nei confronti dei cittadini forlivesi che non meritano di essere rappresentati da chi offende le basi della nostra Costituzione, la storia della città, medaglia d’argento della Resistenza, e le vittime del Coronavirus.”
“Le mancate dimissioni dimostrano che, al di là della propaganda e dei proclami,” – concludono Valbonesi e Vaccari “il Sindaco di Forlì non ha la forza nè l’autorevolezza di farsi rispettare da parte della propria maggioranza. O la richiesta di dimissioni è stata solo una sceneggiata per pulirsi la coscienza?”