Una serata di confronto su temi locali e nazionali, martedì sera, alla Festa democratica di Castrocaro Terme, alla quale sono intervenuti, dopo i saluti di Stefano Canonici, coordinatore del Circolo PD Castrocaro Terme e Terra del Sole, Stefano Collina, senatore PD e già presidente della XII Commissione permanente Igiene e Sanità e William Sanzani, vicesindaco del Comune.
Tema della serata, la sfida dei finanziamenti del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, per parlare di salute e sanità territoriale, delle azioni del Governo Draghi e i rapporti con l’Unione Europea.
Sanzani ha spiegato che “la sanità territoriale, anche a causa della pandemia, è diventata ancor più fondamentale: si dibatte da molti anni sul tema della Casa della salute, affrontato già da molte amministrazioni che hanno anche ipotizzato quali aree destinare a questa struttura. Il focus sono però le risorse, da combinare con la capacità di progettare e programmare l’impiego dei finanziamenti e l’avvio dei servizi al cittadino. Il tema resta comunque fondamentale per la nostra amministrazione comunale, che deve anche tenere in considerazione gli investimenti privati fatti sul complesso termale e lo sviluppo che la sinergia pubblico-privato deve avere, tramite gli investimenti che si possono ottenere dal PNRR”.
“Questo governo di unità nazionale si sta muovendo in Europa – ha esordito Collina -, ed è proprio questo il momento in cui la politica deve svolgere il suo ruolo di indirizzo e intermediazione, rispetto alle esigenze dei cittadini e dei territori. Il grado di interdipendenza dei paesi europei prima del 2018 non era così chiaro, ma la pandemia ha messo in moto un processo di consapevolezza collettiva: si è compreso che l’Ue è forte se agisce unita per ridurre le disomogeneità e la forbice economica e sociale, anche all’interno dei singoli Stati, tra territori. L’Italia è un paese forte, che esprime eccellenze, innovazione e tecnologie importanti, un patrimonio naturalistico culturale storico artistico indiscusso e senza eguali, ma con molte fragilità strutturali che la pandemia ha fatto emergere drammaticamente. Proprio in questo contesto la politica di coesione UE e i vincoli del Next Generation Eu ci danno la bussola da seguire e rispondono all’esigenza di rendere più equa e forte l’intera Europa. Combattere le disuguaglianze nei singoli stati fa più forte l’Europa, ma i singoli stati devono fare la loro parte senza ambiguità, in tempi certi. Su questo punto va raggiunta piena consapevolezza”.
“Altro tema è la complessità del PNRR, che il nostro Paese si è impegnato ad adottare nei tempi e nel solco delle linee di indirizzo europeo, anche grazie all’autorevolezza del Governo Draghi – prosegue il senatore del PD -. Ora è necessario che a tutti i livelli amministrativi e istituzionali, tutti comprendiamo che per spendere questi soldi ci siamo impegnati a fare riforme, e dobbiamo farle. La riforma della giustizia, le infrastrutture, la digitalizzazione, la transizione ecologica, la trasformazione dei sistemi produttivi, un nuovo welfare, non sono rinviabili e sono oneri operativi che la politica deve assumere.”
Poi anche Collina torna sul tema della sanità: “La sanità italiana è fatta di tante sanità regionali; la pandemia ci ha fatto capire che le risorse del PNRR sono indispensabili ma dobbiamo ritrovare un’omogeneità a livello statale per i servizi fondamentali per i cittadini. Poi, certo, starà alle Regioni adottare le misure conseguenti, soprattutto in merito agli interventi e alle politiche in favore delle categorie di persone più fragili e ai servizi di comunità e di prossimità. La pandemia ci ha mostrato che la sanità, pubblica, sul territorio, è un investimento necessario e non rinviabile. E proprio parlando di case di comunità e di ospedali di comunità, il Distretto socio sanitario diventa fondamentale. Per questo serve un approccio di sistema e per questo vogliamo mettere in campo le risorse del PNRR destinate alla formazione continua del personale, per la digitalizzazione dei sistemi informativi, che hanno dimostrato di essere cruciali, tra strutture sanitarie e punti di erogazione dei servizi alla persona”.
“Draghi ci ha dato una grande credibilità, ma le riforme da fare sono molte. A tutti è chiesto di dare un contributo di buon senso e di dimostrare che siamo in grado di rispettare le regole che ci siamo dati, come ad esempio quella del Green Pass. La trasformazione che dobbiamo attuare è sì economica, ma prima ancora culturale. Ci avviciniamo alla riapertura della scuola, Governo e Regioni hanno messo risorse aggiuntive, ma è un periodo importante ed abbiamo il dovere di fare scelte coraggiose – conclude Collina -. Di recente sto rileggendo la Costituzione. L’art. 4 indica che tutti i cittadini devono scegliere cosa fare per dare un contributo al paese. Oggi siamo tutti chiamati a scegliere qual è nella nostra vita il nostro compito per dare un contributo materiale e immateriale alle nostre comunità. Ai giovani voglio dire che devono leggere il secondo comma dell’art 4 e farlo proprio, per diventare spinta per la rinascita e la ripartenza”
Un ringraziamento corale è andato ai volontari della Festa, insieme ai complimenti per l’ottima organizzazione, nonostante le difficoltà.