In questi giorni, nella discussione pubblica forlivese, l’attenzione è incentrata sul polo commerciale H di Vecchiazzano, una nuova area commerciale nei pressi dell’ospedale Morgagni-Pierantoni. L’accordo territoriale è stato approvato dal Consiglio Comunale di Forlì lo scorso 21 Dicembre su proposta dell’amministrazione Zattini e con i voti della maggioranza di centrodestra che la sostiene.
Hanno votato contro il Partito Democratico e tutte le altre forze di opposizione. A seguito di tale atto, il Comune ha inoltrato la pratica alla Provincia per le dovute valutazioni in base agli strumenti urbanistici vigenti. La delibera “portata” nel primo Consiglio Provinciale (dalle elezioni del 18 dicembre scorso) consisteva nel dare il via libera allo schema di accordo territoriale, che, è bene ricordare, è un quadro programmatico che non approva nessuna variante né alcun progetto, ma solo definisce gli indirizzi per uno sviluppo coerente del polo. Ciò è avvenuto con voto unanime dopo una presentazione della delibera e dopo la relativa discussione in consiglio. Con la stessa deliberazione il Consiglio ha provveduto a dare mandato agli uffici provinciali competenti, in sede di Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale ovvero di Comitato Urbanistico di Area Vasta, “di provvedere a verificare ed indicare puntualmente le opere di potenziamento che si valuteranno necessarie al fine di assicurare un adeguato livello di accessibilità ed efficienza infrastrutturale, sia pubblica sia privata, a garanzia della sostenibilità dell’intervento”.
Oltre a queste precisazioni, ne va fatta un’ulteriore, di metodo. Il proponente è il Comune di Forlì che compie una scelta di programmazione politica. La Provincia, che la accoglie, verifica la corrispondenza tra la proposta e gli strumenti urbanistici. La differenza è chiara e netta e spiega il motivo per cui il Partito Democratico nel voto del consiglio provinciale ha ritenuto di dare il proprio assenso alla delibera rispettando il ruolo delle istituzioni e le regole democratiche.
C’è però un piano politico. Secondo molti osservatori e addetti ai lavori, il Partito Democratico, con voti opposti nei due enti si sarebbe contraddetto e avrebbe, attraverso il voto in Provincia, dato il via libera ad un’operazione sbagliata dal punto di vista ambientale, economico e della programmazione territoriale della città di Forlì. In particolare, il Vicesindaco Mezzacapo sostiene che il PD forlivese sarebbe “ormai isolato e confuso” e “bipolare”, facendo riferimento, in particolare, a chi si trova a ricoprire il ruolo di Consigliera in entrambe le assemblee (Valentina Ancarani). A parte i termini offensivi che non ci intimoriscono, ma che semmai ci segnalano il livello politico-culturale delle figure che hanno ruoli istituzionali in rappresentanza della destra sovranista, purtroppo per l’esponente leghista, le cose non stanno così. Il Partito Democratico forlivese ha idee molto chiare sul progetto che la Giunta Zattini intende autorizzare. Un intervento di cui non si sente l’esigenza e la necessità e per tale motivo il PD ha richiesto in delibera “che la relativa proposta di Accordo Operativo dovrà dimostrare, per gli interventi ipotizzati, l’assenza di situazioni peggiorative del sistema di accesso al polo, nonché la sostenibilità delle misure di mitigazione e compensazione necessarie a garantire l’interesse pubblico”.
Il polo commerciale H di Vecchiazzano è un intervento sbagliato per motivi ambientali poiché l’attuazione vorrebbe dire ulteriore consumo di suolo anziché recupero come dettato dalla crisi climatica in atto. Su questo c’è troppa superficialità e irresponsabilità da parte di chi, protempore, detiene ruoli istituzionali e che prima di tutto dovrebbe tutelare il futuro.
È un intervento sbagliato dal punto di vista economico perché le strutture commerciali come quella ipotizzata sono inutili e dannose. Intanto perché l’area di Vecchiazzano non ne ha bisogno e le attività presenti ne sarebbero danneggiate. E poi perché neppure la città di Forlì ne ha bisogno; lo dicono i tempi, lo dice l’evoluzione del mercato, lo dice la prospettiva economica dei prossimi anni.
È un intervento sbagliato per i servizi sanitari, dal momento che la nuova struttura avrebbe un impatto negativo per l’accesso all’ospedale Morgagni-Pierantoni e perché il semplice buon senso dovrebbe pensare a lasciare quelle aree a “disposizione” di future necessità socio-sanitarie.
A questo punto il Partito Democratico si pone alcune domande. Cosa avrebbe fatto il Vicesindaco Mezzacapo a parti invertite? Avrebbe dimostrato la stessa correttezza istituzionale? Avrebbe accettato una proposta arrivata “allo scadere”? Riesce l’attuale amministrazione forlivese a prendere scelte autonome e a non considerarle frutto del passato, in considerazione del fatto che le cose cambiano anche in pochi anni? Anziché concentrarsi su nuove aree, non sarebbe stato meglio impegnarsi sul recupero di aree dismesse come la vicina “ex centrale avicola”?
Tutto questo è accaduto con incredibile ritardo e con l’invio ufficiale della proposta di Consiglio alla Provincia negli ultimi 10 giorni creando, ancora una volta, una forzatura istituzionale della quale non c’è veramente bisogno.
Infine, ha fatto bene il Partito Democratico a rispettare le istituzioni e a non agire con il solo fine politico per colpire una giunta avversaria? Assolutamente si, le istituzioni e il rispetto delle regole vengono prima di tutto. Il Vicesindaco Mezzacapo invece, ancora una volta, dimostra di non saper distinguere il livello istituzionale da quello politico. Per questo il Partito Democratico pensa che la città di Forlì e i suoi cittadini meritino di meglio.
Daniele Valbonesi
Segretario territoriale del Partito Democratico forlivese.