“Esponenti della destra cittadina e membri della giunta Zattini hanno ripetutamente ribadito alla stampa la grande attenzione riservata al centro storico, nonché gli importanti risultati in tema di sicurezza, lotta al degrado, prevenzione dei crescenti episodi di violenza, vandalismo, spaccio, sporcizia diffusa e malcostume, che tanti cittadini lamentano sentendosi soli e abbandonati a sé stessi”, afferma Michele Valli, segretario comunale PD Forlì.
“Come abbiamo evidenziato più volte in questi cinque anni – proseguono i Consiglieri Comunali del gruppo PD – il centro storico, la sua sicurezza, il suo decoro, da veri e propri cavalli di battaglia della campagna elettorale del sindaco Zattini, si sono trasformati in tallone d’Achille per questa giunta. Ciò a prescindere dai vuoti proclami del vicesindaco, che evidentemente non ha reale contezza dello stato del centro e del disagio di chi lo vive. Una zona per il cui rilancio non è di certo sufficiente accendere, a caro prezzo, le luci per un mese all’anno”.
“Il generale rilancio del nostro centro non è stato inserito in un progetto organico, integrato alla pianificazione degli investimenti comunali, che riguardi contemporaneamente la qualità dell’abitare, le opportunità di crescita delle attività economiche, recupero e rigenerazione degli spazi urbani pubblici e privati, la cultura, il turismo, l’università. Proprio in centro storico abbiamo un campus bellissimo, all’avanguardia e in continua crescita, ma ancora non c’è integrazione tra quella realtà e la città. La presenza di studenti e università dovrebbe essere elemento centrale del progetto di rilancio del centro, che interessa direttamente il tema degli alloggi, degli affitti, del ripopolamento, della mobilità, della socialità e quindi della sicurezza.
Fatta eccezione per l’investimento (spesso abnorme) in specifiche attività (vedi luminarie) o la prosecuzione di progetti ereditati, dall’amministrazione comunale non sono arrivate proposte che rappresentino un vero volano dello sviluppo di economia, residenzialità, socialità, accessibilità e fruizione del centro storico”, continuano i Democratici.
“In particolare colpiscono le affermazioni del vicesindaco Mezzacapo di aver incrementato le condizioni di sicurezza e vivibilità di specifiche aree – zona Mazzini, Portici, galleria Saffi, fra gli esempi – attraverso l’aumento della videosorveglianza e una maggiore illuminazione che però, si scopre, non ci sono ancora e dovranno essere implementate non si sa quando. Ma non solo: il vicesindaco afferma di ascoltare settimanalmente i residenti. Quali residenti, dal momento che la maggior parte dei cittadini di quelle zone non ne sa niente? Il tema della sicurezza riguarda tutti e come tale va trattato tramite assemblee pubbliche e fruibili liberamente da residenti e fruitori del centro”, aggiunge Flavia Cattani, segretaria del circolo PD Centro Storico.
“Una cosa è il numero di multe e videocamere (funzionano? sono nei luoghi giusti?), altro sono la prevenzione e la risposta tempestiva alle ripetute richieste di intervento di famiglie ed esercenti. A questo proposito esempio molto calzante è rappresentato dalla temporanea chiusura di un’attività in via degli Orgogliosi, riportata dal vicesindaco tra i risultati ottenuti. Premesso che la chiusura per 15 giorni non risolve nulla, la situazione attorno a quel bar era già nota dal 2020, le segnalazioni di residenti ed esercenti si sprecano da anni: perché non si è intervenuti prima? Il motivo è che non esistono gli strumenti o che non si conoscono o che si è sottovalutato il problema favorendo l’esasperazione di chi in quelle vie ci vive e ci lavora? La percezione di solitudine e insicurezza è reale”.
“Dopo un intero mandato non è accettabile sentir dire, ancora, che tutte le responsabilità stanno altrove. In questi anni, rilancio e dinamicità in centro storico sono apparsi a macchia di leopardo, più per l’iniziativa dei privati che per una reale regia comunale, si pensi al recente comunicato degli operatori del Mercato Coperto di piazza Cavour che lamentano problemi e limitazioni alle loro attività a causa del modello di gestione definito dall’amministrazione Zattini. Inutile dunque parlare di riportare in centro attività e residenti, se non si incide realmente sulle condizioni di vita, lavoro e fruizione, durante tutto l’anno, non solo nel periodo dello shopping natalizio, calcolando il numero degli accessi di auto private e considerandolo di per sé una statistica rappresentativa di un successo”, concludono i Dem.