A conclusione di una seduta fiume di 24 ore, l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato la richiesta di due referendum abrogativi della “Legge Calderoli” con il voto favorevole di PD, Europa verde, Emilia-Romagna coraggiosa, Italia viva, Lista Bonaccini presidente e Movimento 5 stelle.
“Dopo il deposito la settimana scorsa del quesito referendario alla Corte di Cassazione da parte di tutti i partiti di opposizione (Pd, M5s, Iv, Avs, +Europa, Psi, Prc), di Cgil e Uil, e altre associazioni” – afferma Gessica Allegni, segretaria territoriale del PD Forlivese – “il voto di Bologna segna un altro importante passo in avanti per fermare l’applicazione di una riforma sbagliata, divisiva, demagogica, che mina alle sue fondamenta principi basilari della nostra Costituzione, quali l’unità nazionale e la sussidiarietà”.
“L’ostruzionismo della destra, sguaiato e inutilmente rumoroso” – prosegue la segretaria dem – “non ha potuto fermare la volontà di tutelare l’Unità nazionale con gli strumenti previsti dalla nostra Costituzione e attendiamo che, dopo la Campania, anche Toscana, Puglia e Sardegna si uniscano alla richiesta di referendum.”
“Non si può pensare di avviare un processo di decentramento senza prima aver previsto un quadro di riferimento adeguatamente finanziato di garanzia di equità sociale attraverso la definizione dei LEP (Livelli essenziali delle prestazioni) in tutto il Paese.” – ribatte Allegni – “Per noi i servizi essenziali, quali sanità, istruzione, politiche energetiche, devono essere universali: non possiamo accettare che la salute, le opportunità di studio e di lavoro debbano dipendere dal luogo in cui si nasce.”
“E’ inaccettabile che la Presidente del Consiglio Meloni” – conclude Allegni – “per mantenere il potere svenda la sua anima nazionalista al progetto secessionista della Lega di Salvini, che, dopo la debacle elettorale, torna ai vecchi cavalli di battaglia, nella speranza di recuperare il consenso perduto.
I migliori auguri di buon lavoro a Stefano Caliandro (PD) eletto come delegato per i due quesiti referendari e a Silvia Piccinini (M5S) delegata supplente. Da parte del Partito Democratico ci saranno massimo supporto e costante mobilitazione, per sostenere una battaglia giusta, da cui dipende il futuro della nostra democrazia.”