“La Regione ha deliberato una nuova Legge sui rifiuti, concertata con i territori e con le associazioni ambientaliste più importanti, che punta tutto su un cambio di approccio al problema: ridurre fortemente la produzione dei rifiuti, che diventano risorsa. Per fare questo bisogna raccogliere i rifiuti prodotti in maniera differenziata e riciclarli. Strumenti indispensabili per riuscire a raggiungere questi obiettivi sono la raccolta differenziata porta a porta, secondo il sistema Alea di Forlì, dimostratosi il più efficiente, e l’introduzione della tariffa puntuale che crei responsabilizzazione”. Il candidato del PD al consiglio regionale Paolo Zoffoli, interviene sul tema ambientale, centrale nella programmazione della Regione Emilia-Romagna, nelle proposte dei candidati del PD e di Stefano Bonaccini.
“E’curioso che il candidato alla presidenza della Regione del M5S, il forlivese Simone Benini, abbia tentato di accaparrarsi il merito di questo sistema, tanto criticato prima, quanto elogiato solo oggi che ha dimostrato ottimi risultati. Ricordiamo come Alea sia una creatura delle amministrazioni di Centrosinistra dei Comuni del forlivese, fortemente voluta e portata avanti. Nel 2006 Forlimpopoli è stato il primo comune in Romagna e il secondo in Regione a partire con la raccolta dei rifiuti porta a porta. A proposito di questo, ricordo con piacere un collegamento che fece in diretta Beppe Grillo, quando nel palazzetto di Forlì, stracolmo, parlava della raccolta differenziata porta a porta.. Tornando a noi, – prosegue Zoffoli – occorre indubbiamente ottimizzare l’organizzazione funzionale dell’erogazione del servizio al cittadino e alle imprese in modo da affrontare in maniera tempestiva le problematiche ancora non risolte; si deve affinare e regolamentare il rapporto con le associazioni di categoria, i sindacati, i comitati cittadini e i TAAF per un confronto costruttivo sulle varie tematiche per una crescita reciproca che possa efficientare il servizio”.
“Bisogna costruire ovunque percorsi che riducano la produzione di rifiuto indifferenziato, tanto da conferire quantità sempre minori agli inceneritori. Credo fortemente che sia giunta l’ora di avviare la stagione del post-incenerimento. Dobbiamo puntare con decisione ad una forte sensibilizzazione che produca nei cittadini e nelle aziende, che già stanno facendo un grandissimo lavoro, ulteriori comportamenti virtuosi per poi attivare tutte le azioni necessarie a chiudere la filiera dei rifiuti valorizzando e riutilizzando le componenti dei rifiuti differenziati – chiarisce il candidato – . Questa buona politica, oltre a ridurre fortemente il fabbisogno degli inceneritori e a salvaguardare l’ambiente in cui viviamo, può contribuire a sviluppare tanti posti di lavoro attraverso l’economia circolare, che oggi da più parti si richiama, ma che ancora stenta a decollare. È indispensabile che il nuovo Piano dei rifiuti regionale 2021-2026 contenga le seguenti azioni: adozione su tutto il territorio regionale della tariffa puntuale dei rifiuti e di una raccolta (porta a porta) in grado di avere grandi percentuali di differenziato e bassissima produzione di indifferenziato pro-capite; previsione di incentivi e formazione alle aziende per una corretta produzione e gestione dei rifiuti; previsione di incentivi per iniziative che tendano ad abbattere la produzione di rifiuti (Plastic free, Centri del Riuso, Distribuzione di prodotti sfusi nei servizi commerciali); incentivazione del mercato delle materie seconde e previsione di finanziamenti, anche attraverso fondi europei, per impianti in grado di riutilizzare i rifiuti raccolti in forma differenziata; previsione, entro la vigenza del Piano, appena l’autosufficienza dello smaltimento regionale dei rifiuti lo potrà consentire, della chiusura dell’inceneritore di Forlì, in quanto in una stessa area molto antropizzata insistono 2 inceneritori e a fronte degli ottimi risultati che il nostro territorio ha raggiunto in poco tempo (questa previsione è stata votata all’unanimità da un ODG del 23/07/2019 dall’Assemblea Legislativa Regionale)”, conclude Zoffoli.