È partita la Festa de L’Unità Pescaccia che, oltre alla consueta ricca offerta gastronomica e musicale, quest’anno propone diverse iniziative politiche dal taglio locale e regionale. Il primo confronto politico ha riguardato un tema importante per l’ambito forlivese: agricoltura e finanziamenti europei ad essa destinati, gestiti dalla Regione. L’introduzione è stata affidata al giovane segretario 24enne del Circolo PD di Villagrappa, Michele Valli, che, davanti a un folto pubblico ha introdotto il segretario territoriale del PD forlivese, Daniele Valbonesi, e l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi
“Quella della Pescaccia è una festa importante per il PD forlivese ed un grande segnale che sia ripartita dopo il drammatico 2020 – ha affermato Valbonesi -. Chi vive di agricoltura sa bene quanto siano importanti i finanziamenti europei e regionali per un settore estremamente soggetto alla sempre maggiore imprevedibilità climatica e a criticità economiche, dettate da un sistema di remunerazione totalmente sproporzionato rispetto al costo e agli investimenti necessari a mantenere le produzioni e le aziende”.
“Innanzitutto voglio ringraziare i volontari e le volontarie della festa, perché è grazie a loro se siamo tornati a ritrovarci attraverso i nostri eventi più simbolici e di comunità – ha esordito Mammi -. Se non ci fossero i volontari tutto questo non sarebbe possibile e non avremmo ritrovato il nostro modo di fare politica, in concreto, guardandoci negli occhi. Ho fatto il sindaco a Scandiano e come tale sentivo la necessità di incontrare le persone. Ora, come assessore regionale all’agricoltura, incontrare le persone alle feste per discutere di questo settore è molto importante e non è scontato. Troppe volte ci siamo dimenticati dell’agricoltura, come fosse un tema solo per addetti. Vale invece il contrario. È definito settore primario ed è tale perché garantisce cibo di qualità, sicuro, per tutti. La pandemia lascerà molti segni, ma quando ne saremo usciti dovremo ricordarci di quali sono le priorità. Per me le priorità oggi sono una salute pubblica accessibile, investire in conoscenza, che significa scuola, formazione, investimenti nel digitale, nella tecnologia e nella ricerca scientifica, e cibo di qualità disponibile per tutti i cittadini. Per questo motivo è importante guardare alle politiche europee, alle opportunità di finanziamento, perché L’Ue non può essere un grande hub che importa beni, al contrario deve essere il primo investitore nelle produzioni agroalimentari di qualità dei suoi Stati”.
FINANZIAMENTI – “È dunque importante – ha proseguito l’assessore – che si sappia che la regione Emilia-Romagna ha previsto 408 milioni di euro per le imprese agricole nei prossimi 2 anni, da erogare in base a 3 obiettivi prioritari. Il primo: continuare a produrre (in ER i soli prodotti primari valgono 5 miliardi di euro all’anno) in tutte le filiere e salvare le produzioni che più di altro, vedi ortofrutta, risentono degli effetti devastanti del cambiamento climatico. E dunque investire anche in sistemi di protezione delle produzioni di fronte alle emergenze climatiche e nella ricerca di varietà più resistenti. Il secondo: investire in conoscenza e ricerca attivando sinergie con università e centri di ricerca scientifica. Il terzo: remunerare le imprese. Dei 408 milioni del PSR (ovvero fondi europei da destinare alle imprese agricole), la Regione ne prevede 120 per gli investimenti e 50 per il supporto a giovani che innovino, portino creatività e nuova linfa a un settore che sarà sempre più strategico. Il nuovo piano di sviluppo rurale avrà più risorse perché l’Emilia-Romagna ha negoziato per modificare i criteri di riparto tra Regioni, definendo criteri nuovi rispetto al passato: ha fatto una proposta condivisa con altre 14 Regioni per cui sarà possibile avere per i nostri territori il 30 per cento di risorse in più. Finalmente sarà premiato chi spende i fondi a disposizione e i territori da cui arrivano progetti di qualità, che vengono realizzati e producono risultati. È una questione di merito”.
AMBIENTE – “Sull’impatto ambientale dell’agricoltura non bisogna generalizzare – ha spiegato l’assessore regionale -, per non cadere in uno stereotipo che non tiene conto dei passi in avanti che il settore ha fatto in campo ambientale, grazie all’innovazione tecnologica. Partendo dal presupposto che la dimensione ambientale è fondamentale, dobbiamo lavorare per rallentare lo stravolgimento climatico che incide moltissimo sul settore: il rischio è infatti quello di perdere le colture principali, mais riso grano, se aumenta la temperatura media mondiale anche solo di un grado, col rischio di desertificazione. È poi necessario costruire infrastrutture irrigue intelligenti ed efficienti: l’acqua è un bene insostituibile e fondamentale e le infrastrutture idriche sono strategiche per il futuro delle produzioni e delle comunità territoriali.”
ORTOFRUTTA – “E’ necessario dare un segnale sul tema delle gelate, velocizzando gli indennizzi: entro fine anno devono essere erogati 230 milioni a livello nazionale, mentre a settembre 20 milioni in Emilia-Romagna. Bisogna investire sui sistemi antibrina di protezione e serve un piano strategico nazionale di rilancio dell’ortofrutta in crisi da 10-15 anni. Dobbiamo fare delle scelte di priorità: salviamo i settori prioritari che sono un valore per il futuro e -, conclude l’assessore – fcciamo proposte concrete per la sostenibilità delle imprese agricole, quali la riduzione costo del lavoro in ER e l’innovazione del sistema assicurativo che oggi è inadeguato a coprire i rischi più ricorrenti”.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI – La festa continua fino al 30 agosto. Venerdì 27, si parte sempre alle 20 con un focus su “L’azione politica del gruppo consiliare PD, a due anni all’insediamento della Giunta Zattini”, con i consiglieri comunali del Partito Democratico. Si prosegue con David Pacini. Sabato 28, alle ore 21, musica anni ‘70/ ’80 con Dj Pitar e Tesio e Orchestra Vico Vecchio. Domenica 29, alle 12.30 pranzo alla festa, alle 20, ospite Paolo Calvano, segretario regionale del Partito Democratico e assessore al bilancio della Regione Emilia-Romagna, un incontro sul tema “Recovery Plan: una grande opportunità per l’Italia”. A seguire la musica di Ale & Sofia e Bomber. Lunedì 30, per chiudere la festa, alle 21 la musica di Mirco Gramellini.
La Festa si svolgerà nel rispetto delle norme per la prevenzione del Covid 19, in particolare per l’accesso all’area spettacoli è obbligatorio esibire il Green Pass.