Domenica 24 ottobre si è votato per l’elezione dei 21 comitati di quartiere, con il nuovo regolamento approvato pochi mesi fa.
“Prima di tutto voglio ringraziare i volontari ai seggi e le 6553 cittadine e cittadini forlivesi –commenta Maria Teresa Vaccari, segretaria comunale del PD Forlì – che in una soleggiata domenica di autunno hanno scelto di mettersi in fila per andare a votare i propri rappresentanti di quartiere. Non deve stupire, ma anzi conferma quanto il Partito Democratico ha sempre sostenuto: la comunità forlivese crede nella partecipazione dal basso e ha una solida tradizione di volontariato e cittadinanza attiva”.
“Il Sindaco Zattini e l’Assessora Cintorino per oltre un anno – prosegue Vaccari – hanno ripetuto pubblicamente, davanti ai rappresentanti dei quartieri e in consiglio comunale, che i comitati di quartiere erano inutili perché poco rappresentativi, dimostrando scarsa conoscenza di 60 anni di storia cittadina, e hanno tentato di proporne la sostituzione con poche nomine politiche, come se il senso della partecipazione si potesse infondere dall’alto”.
“Dopo questa proposta irricevibile, da luglio 2020, si è attivata una grande mobilitazione da parte dei comitati uscenti e dei gruppi consiliari di minoranza – afferma la segretaria dem –, che è stata determinante nell’approvazione di un regolamento che, pur con alcune criticità che domenica sono emerse chiaramente, ha preservato alcuni principi cardine: elettività, rappresentanza territoriale e apartiticità”.
“La risposta positiva della nostra comunità – è la riflessione di Vaccari – è anche il risultato di questa azione di sensibilizzazione che ha tenuto viva l’attenzione per oltre un anno su un tema che i forlivesi hanno sempre avuto a cuore, ma che nel 2015 ha pagato lo scotto dell’abolizione delle circoscrizioni che per decenni erano state un punto di riferimento e coordinamento essenziali per i quartieri, che andavano rafforzati e sostenuti, non dimezzati e ridisegnati, disorientando molti cittadini che domenica hanno scoperto al seggio che il loro quartiere era cambiato”.
“Ora lo sforzo di tutti, a partire dall’amministrazione, deve essere rivolto – conclude la segretaria del PD Forlì – a mettere in condizione i 21 comitati di lavorare per prendersi cura del proprio quartiere, per promuovere il senso di comunità e la cittadinanza attiva, per farsi interpreti attivi delle esigenze dei cittadini, per valorizzare le tante realtà di associazioni e volontariato che arricchiscono il tessuto sociale della nostra città, attraverso i 167 rappresentanti eletti a cui va il nostro ringraziamento e il più sincero augurio di buon lavoro”.
Per il Gruppo Dem in Consiglio Comunale si tratta di una “bella risposta di democrazia e partecipazione civica in un periodo particolarmente difficile”. “Come prevedibile, purtroppo, sono emerse le criticità che abbiamo segnalato e tentato di correggere nel regolamento, ad esempio gli anomali ritagli dei confini dei quartieri che l’amministrazione ha proposto (un caso su tutti l’attribuzione della Via Cangini al quartiere Cà Ossi anziché San Martino in Strada). Ad ogni modo va un sentito ringraziamento ai Comitati uscenti, visto altresì il loro sostegno alla comunità anche nella fase più buia della pandemia, a chi ha permesso che si potesse votare, ai tanti ed alle tante candidate”. “Ribadiamo il nostro impegno a favore di una vera partecipazione dal basso nella costruzione dell’azione amministrativa e con questo rivolgiamo il nostro augurio di buon lavoro agli eletti”, concludono i Consiglieri del Partito Democratico.