“La presentazione in commissione del nuovo Piano regionale dei rifiuti ha subito scatenato il più becero populismo da parte di alcune forze politiche. Ci teniamo a fare subito chiarezza”, esordiscono Daniele Valbonesi, segretario territoriale del PD forlivese e Maria Teresa Vaccari, segretaria dell’Unione comunale PD Forlì.
“Di fatto la Giunta forlivese non ha rispettato, o lo ha fatto parzialmente, la volontà del consiglio. Le osservazioni presentate dal Comune di Forlì alla Regione sul piano dei Rifiuti, tradiscono in maniera netta ed inconfutabile il mandato espresso con la mozione approvata lo scorso luglio dal consiglio comunale quasi all’unanimità (con solo 1 astensione) – spiegano i dem -. La mozione unitaria è stata il frutto di mesi di lavoro, con diverse commissioni e audizioni, e di condivisione con tutti i gruppi consiliari di maggioranza e minoranza, a partire dalle richieste contenute nella risoluzione approvata dal consiglio regionale nel luglio 2019, anch’essa votata all’unanimità da tutte le forze politiche”.
Ma di fatto cosa si è votato con questa mozione della quale il Comune di Forlì si sarebbe dovuto fare portavoce? “Alla luce degli importanti risultati ottenuti dal territorio forlivese con la nuova gestione di raccolta porta a porta e dell’applicazione della tariffa puntuale attuata da Alea Ambiente, che hanno consentito al bacino di raggiungere già nel 2020 gli obiettivi previsti dal piano regionale ipotizzati per il 2027 – chiariscono i segretari del PD – la mozione ‘impegna il Sindaco e la Giunta […] sia nella trattativa per il nuovo accordo con la Regione Emilia e Romagna che in previsione della stesura in corso del nuovo Piano regionale gestione rifiuti’ su alcune linee guida tra cui la ‘riduzione percentuale e programmata del quantitativo del rifiuto conferito all’inceneritore, attualmente in 120.000 T/anno, a decorrere dal 2021 e con l’obiettivo di azzerare completamente questa modalità di smaltimento dei rifiuti urbani a Forlì entro il termine di vigenza del nuovo programma regionale di gestione dei rifiuti previsto per il 2027’”.
“Al momento di presentare le osservazioni al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle Aree inquinate 2022-2027, che sono lo strumento operativo attraverso cui si poteva incidere concretamente sulla programmazione regionale, il Comune di Forlì ha ‘annacquato’ le richieste modificando l’obiettivo indicato con uno ben più generico di azzerare completamente il conferimento dei rifiuti urbani al termovalorizzatore di Forlì ‘in un breve termine ragionevole’. Questo è stato scritto – entrano nel merito Valbonesi e Vaccari -. In questo modo la Giunta forlivese ha tradito il mandato che gli era stato affidato da tutte le forze politiche del consiglio comunale in rappresentanza di tutti i cittadini che in questi anni si sono impegnati insieme alle istituzioni per il raggiungimento di importanti risultati in termini ambientali, gestionali ed economici, in largo anticipo rispetto agli obiettivi fissati dalla Regione”.
“Questa settimana è stato avviato il percorso di approvazione definitiva del Piano regionale dei rifiuti e il Partito Democratico forlivese chiede ai suoi rappresentanti in Regione di farsi portavoce delle istanze del nostro territorio affinché venga riconosciuto il frutto del lavoro di questi anni. Infine, considerato che le previsioni del Piano in termini di produzione dei rifiuti al 2027 facevano riferimento ad un quadro economico e produttivo di ripresa post-pandemia, che è rapidamente mutato e alla luce dell’elevata instabilità e incertezza causate dal prolungarsi degli effetti dell’emergenza sanitaria e dalla nuova crisi derivante dalla guerra in Ucraina, il Partito forlivese si impegnerà affinché nel Piano siano introdotti strumenti e momenti di verifica periodici con cadenze sufficientemente ravvicinate così da poter monitorare con maggiore accuratezza e flessibilità l’attuazione del piano e il raggiungimento degli obiettivi preposti”, concludono i dem.
“In conclusione, a nessuno sfugge la realtà e la complessità del tema che non può che avere una valenza più ampia di quella d’ambito territoriale. Parallelamente sappiamo che la priorità assoluta, perseguita giustamente dalla Regione con la legge in discussione, è la progressiva dismissione delle discariche possibile solamente aumentando la raccolta differenziata e riducendo i rifiuti prodotti. Quello che pensiamo sia opportuno è un percorso condiviso che veda riconosciuti gli sforzi e i passi avanti del forlivese e non aiuta da questo punto di vista chi, in maniera propagandistica, vuole metterla sullo scontro senza capire che parliamo di temi che riguardano i cittadini e sui quali sarebbe richiesta maggiore serietà. Per questo al Cons. Pompignoli diciamo di lasciare da parte le strumentalizzazioni (ormai la Lega amministra la città di Forlì da 3 anni!) e chiediamo di lavorare per il territorio e non contro il Partito Democratico che prova a fare tutto il possibile perché possa crescere e migliorare.”