Una dura condanna quella che il PD forlivese, con una mozione approvata lunedì sera dalla Direzione territoriale, rivolge alla violenza e alla privazione della libertà a cui le donne e i cittadini iraniani sono sottoposti dal regime teocratico e totalitario della Repubblica Iraniana.
“La morte violenta di Mahsa Amini, a soli 22 anni per mano della “polizia morale” del regime iraniano, ha innescato un’ondata di proteste senza precedenti nel territorio iraniano, richiamando l’attenzione internazionale sulla violazione dei diritti umani e sulle condizioni di inferiorità legale e culturale a cui le donne iraniane sono costrette dal regime teologico e integralista di Teheran – si legge nella mozione -. Alla morte di Mahsa Amini se ne stanno aggiungendo altre (il bilancio è incerto, a seconda delle fonti si considerano oltre 100 morti), così come gli arresti e le incarcerazioni privi di fondamento legale; il regime teocratico iraniano per proteggere se stesso ha innescato nel paese una spirale di terrore e nuova negazione dei diritti di espressione e libertà, ricorrendo a fermi, maltrattamenti, che riguardano anche i giornalisti e i cittadini di altri stati (tra cui una giovane donna italiana)”, queste le premesse.
In linea con le risoluzioni di condanna del Parlamento Europeo e del Gruppo Assembleare PD dell’Emilia Romagna, la Direzione territoriale del PD forlivese con l’approvazione della mozione chiede che “i componenti degli organismi esprimano l’incondizionato sostegno alla lotta delle donne iraniane che legittimamente rivendicano il diritto alla libertà, all’incolumità fisica e sociale propria e dei propri familiari, all’autodeterminazione e all’emancipazione, che il regime non democratico di Teheran nega loro”. Infine il PD forlivese lancia un appello a tutti i sindaci e le amministrazioni comunali del territorio forlivese, senza distinzione di appartenenza politica, affinché – come già avvenuto in consiglio comunale a Forlì – le istituzioni locali “condannino senza se e senza ma quanto sta accadendo in Iran e rivendichino il rispetto internazionale dei diritti umani, facendosi interpreti presso tutte le opportune sedi istituzionali della solidarietà e del sostegno alla popolazione iraniana”.