“Voglio lavorare ad un partito autorevole e credibile, che sia nelle condizioni di guardare al futuro con meno incertezze di quanto abbiamo fatto fin qui, per questo mi metto a disposizione di un percorso collettivo. Dopo anni di delusioni elettorali, di abbandoni, di strappi che hanno rappresentato una grande sofferenza sia per chi se ne andava sia per chi rimaneva, è finalmente iniziata una fase nuova, diversa. Quella in cui dobbiamo ricucire, unire, rafforzare”. Durante la prima riunione dell’Assemblea Territoriale eletta nel Congresso del Partito Democratico Forlivese, Gessica Allegni è stata proclamata Segretaria Territoriale ed ha annunciato che l’organismo sarà riconvocato a breve per l’elezione della Direzione Territoriale e la condivisione della sua Segreteria.
Allegni è partita dalla condanna per l’escalation di violenza che si sta verificando in Medio Oriente, tra Israele e Palestina e dal ricordo di Giovanni Bissoni, per poi ringraziare il segretario uscente, Daniele Valbonesi, e l’altro candidato alla segreteria territoriale, Alessandro Gasperini, con il quale sta lavorando in maniera unitaria. Enrico Monti è stato eletto all’unanimità Presidente dell’Assemblea Territoriale, alla quale era presenta anche il Segretario regionale del PD, Luigi Tosiani.
La Segretaria del PD forlivese entra poi nel vivo del percorso che attende il Partito a livello locale. “Non era scontato (in particolare dopo l’alluvione di maggio e i tempi stretti in cui ci siamo trovati a svolgerlo) che il Congresso riuscisse a registrare una così ampia partecipazione. Oggi, qui, quel congresso si chiude definitivamente e si comincia a lavorare insieme per il Partito Democratico del nostro territorio. Penso alla costruzione di una leadership collettiva e plurale, dove cercare di dare il massimo spazio a giovani e donne, dove realizzare senza veti o stravolgimenti un rinnovamento non di facciata, ma che passi dal misurarsi sulla politica e dall’assunzione di responsabilità – continua Allegni -. Vogliamo favorire una maggiore competitività del territorio forlivese, in ambito romagnolo, sui temi strategici che riguardano il futuro delle nostre comunità e dove purtroppo la nostra capacità di elaborazione si è fermata e su cui la destra ci porta verso un arretramento. Dalla sanità, alle infrastrutture, ai trasporti, alle politiche idriche per le quali siamo stati pionieri. Serve mettere in campo progettualità e autorevolezza, stando al merito delle questioni. Un isolamento che scontiamo in tanti ambiti e una discussione che su tutti questi temi abbiamo bisogno di fare con franchezza e la più importante delle quali riguarda la pianificazione futura di un territorio che oggi mostra tutta la propria fragilità sul piano della tenuta idrogeologica. Anche per questo, sarà importante rendere strutturale il tavolo degli amministratori, per favorire un dialogo costante e una progettualità, tra il Partito e chi lo rappresenta nelle istituzioni. Una pianificazione che dobbiamo riportare ad un livello sovra comunale e di sistema con la capacità di ripensare quanto è stato fatto fin qui, a seguito dei fenomeni alluvionali di maggio, di un vero e proprio disastro ambientale, che presuppone una rivoluzione culturale, prima di tutto, e che rimette in discussione tutti gli strumenti messi in campo finora”.
Il primo passo sono naturalmente le amministrative del prossimo anno, sulle quali Allegni fa un ragionamento chiaro: “Ci tengo a frenare immediatamente il totonomi che sta prendendo piede sulle candidature a sindaco di Forlì, prima di tutto per il rispetto delle persone coinvolte e dei cittadini, con un comunicazione che passi attraverso i canali ufficiali del Partito”.
“Dobbiamo cominciare a lavorare fin da subito, per presentarci in tutte le città e per farlo nelle condizioni migliori per vincere con programmi elettorali che parlino alle esigenze della cittadinanza, senza lasciare nessuno indietro. E’ chiaro che dalle elezioni del Comune di Forlì dipendono le sorti di tutto il comprensorio: lavoriamo alle linee guida fondamentali per il futuro della città, una città che arranca e che è vittima di un provincialismo senza slancio e senza alcuna capacità di programmazione futura. Il lavoro del PD forlivese – afferma la neo Segretaria -, non potrà prescindere dall’aprirsi ad un contesto più ampio: alla città, alle sue migliori esperienze, alle rappresentanze sociali ed economiche, ad un mondo dell’associazionismo che l’ha tenuta viva e reattiva in anni di declino, che si è battuta per l’ambiente, per i diritti, per la cultura, per il lavoro ed in cui si trovano risorse che nella loro autonomia potranno aiutarci a mettere in piedi un progetto condiviso, innovativo e coraggioso. Così come dobbiamo aprirci alle forze di un campo largo del centro sinistra che necessita di una ricomposizione. Questo senza avere la presunzione di imporre una candidatura, perché il profilo migliore per la città nasce da una condivisione”, conclude Allegni.